28 Ago Euro Digitale: cos’é?
L’Euro Digitale e le valute digitali delle banche centrali: Il futuro del denaro
L’emergere delle criptovalute, come Bitcoin, ha messo in discussione le nozioni tradizionali di denaro, portando le banche centrali a esplorare il concetto di valute digitali.
Tra queste iniziative c’è l’Euro Digitale, una proposta di versione digitale della moneta unica europea. Questo articolo si addentra nel mondo delle valute digitali delle banche centrali (Central Bank Digital Currencies = CBDC) e ne esplora potenziali implicazioni e vantaggi.
Le valute digitali delle banche centrali
Le valute digitali delle banche centrali (CBDC) sono forme digitali di valute nazionali emesse e regolamentate dalle banche centrali. Allo stesso modo, il denaro contante che abbiamo nel portafoglio o nella borsa è denaro della banca centrale. Effettivamente, le banconote e le monete sono attualmente l’unico tipo di moneta della banca centrale disponibile al pubblico.
La moneta della banca centrale è anche chiamata “moneta pubblica” perché è emessa da un’istituzione pubblica, la banca centrale, ed è quindi sostenuta dal settore pubblico.
Anche le banche commerciali creano denaro. È quello che fanno quando concedono un nuovo prestito e il denaro compare sul nostro conto corrente. Tuttavia, questo tipo di denaro è chiamato “denaro privato”, comprende il saldo che vediamo sul nostro estratto conto e i nostri risparmi. Un elemento importante, da tenere sempre bene a mente, è che i pagamenti effettuati con le carte di debito (bancomat) / carte credito, o tramite un servizio di pagamento online, sono tutti trasferimenti di “denaro privato”, perché si utilizza denaro creato da una banca.
Negli ultimi anni abbiamo assistito alla nascita di numerose criptovalute in tutto il mondo. Questo nome è però fuorviante, poiché non svolgono le tre funzioni del denaro: mezzo di scambio affidabile, riserva di valore e unità di conto. Inoltre, questi asset non sono sostenuti o gestiti da alcuna istituzione centrale. Non si ha alcuna garanzia di poterli scambiare con denaro quando se ne ha bisogno. A differenza delle criptovalute, le CBDC sono centralizzate e garantite dalla piena fiducia del Paese emittente.
L’Euro digitale: una panoramica
Lo scorso 28 luglio 2023, la Commissione europea ha pubblicato la sua proposta legislativa sull’Euro Digitale. L’Euro Digitale sarebbe un mezzo di pagamento universale in tutta l’area dell’euro. Lo status di moneta a corso legale proposto, ne garantirebbe l’ampia accettazione come mezzo di pagamento. La possibilità di ottenere l’Euro Digitale attraverso la propria banca, su richiesta, lo renderebbe facilmente accessibile. La proposta prevede inoltre che i cittadini possano utilizzare gratuitamente i servizi di base dell’euro Digitale. Allo stesso tempo, la proposta offre agli intermediari privati incentivi economici adeguati a distribuire l’Euro Digitale come fanno con altri mezzi di pagamento digitali, evitando al contempo commissioni eccessive per gli esercenti.
Inoltre, una motivazione fondamentale che spinge le banche centrali a esplorare le CBDC è il rafforzamento dell’efficacia della politica monetaria. Con la digitalizzazione della moneta, le banche centrali ottengono un maggiore controllo sull’offerta di moneta, consentendo un’attuazione più mirata ed efficiente della politica monetaria. Le CBDC potrebbero migliorare la stabilità finanziaria aumentando la capacità di monitorare e regolare le transazioni finanziarie, riducendo così i rischi associati alle attività illecite e al riciclaggio di denaro.
La progettazione dell’Euro Digitale solleva allo stesso tempo diverse considerazioni. La privacy e la protezione dei dati sono fondamentali, in quanto gli individui devono sentirsi sicuri che le loro informazioni personali siano salvaguardate. L’Euro Digitale adotterebbe probabilmente un sistema a due livelli, in cui le banche commerciali e altri intermediari fornirebbero servizi ai clienti, garantendo che la banca centrale rimanga concentrata sulla politica monetaria e sulla stabilità macroeconomica.
Molti informazioni utili sull’Euro digitale sono reperibili ai link dedicati della Banca Centrale Europea:
https://www.ecb.europa.eu/paym/digital_euro/html/index.en.html
Sfide e rischi
L’implementazione di un Euro Digitale richiede una solida infrastruttura tecnica in grado di gestire grandi volumi di transazioni in modo sicuro. Garantire l’accessibilità in aree con connettività internet limitata o con problemi tecnologici è una sfida non indifferente. Oltre a ciò, mantenere la privacy degli utenti e allo stesso tempo prevenire le attività illecite è un equilibrio delicato. Trovare il giusto equilibrio tra privacy e sicurezza è fondamentale per ottenere la fiducia del pubblico nell’euro digitale.
L’introduzione dell’Euro Digitale potrebbe avere un impatto rilevante sul settore bancario, alterando potenzialmente il modo in cui viene condotta la classica funzione creditizia degli istituti. La raccolta considerata più stabile e su cui si basa principalmente l’attività bancaria sono proprio i depositi. Continuerebbero a esserlo in un mondo in cui la liquidità detenuta presso una banca, soggetto privato e pur sempre fallibile, può essere trasferita in un conto presso una Banca Centrale, infallibile per definizione? Cosa succederebbe in una situazione di crisi sistemica come quella dei mutui subprime, di Lehman Brothers o del debito sovrano? Continuerebbero famiglie e imprese a credere che i loro depositi sono al sicuro o preferiranno invece spostarli e detenerli tutti, senza rischio, presso una banca centrale?
In conclusione, gli effetti sul settore bancario dell’emissione di una CBDC sono estremamente impattanti e densi di incognite. Per questo, le Banche Centrali stanno valutando attentamente le strategie appropriate, perché la CBDC sia qualcosa che, da un lato, aumenti il benessere collettivo ed al contempo preservi i corretti presidi di stabilità finanziaria.